Su la testa

Siamo un popolo di pavidi, codardi e rassegnati. Abbiamo sotto gli occhi i problemi ma ci fotte la paura di ribellarci.

Ci sentiamo soli, isolati più che soli, sappiamo benissimo che agire da soli significa fare una lotta impari contro il Sistema dei poteri forti che invece è compatto e coeso come nessun gruppo di persone è mai stato.

Questa sensazione è alimentata, con una strategia ben studiata, dalla divisione coatta dovuta ai social network la cui introduzione è stata più efficace dell’eroina ai tempi della guerra del Vietnam.

E allora cosa si può fare?

Iniziamo con l’eliminare le divisioni almeno tra quelle persone che questo lo hanno capito bene e che non sono così cieche e pigre da sottostare alla propaganda mediatica.

Incontriamoci spesso di persona, non con strumenti virtuali, accorciamo le distanze, se possiamo annulliamole del tutto, almeno ogni tanto, basta anche una volta al mese, per sentirci meno soli, meno isolati, meno impotenti.


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