“L’asfalto dei lungomari ha coperto lo sterro bagnato dalle gocce saline che il vento di scirocco trasportava fino a lambire le case. E abbiamo visto dimezzare gli spazi. Abbiamo visto le case trasformarsi in palazzi. Due piani, tre piani, cinque piani. Una gara a chi osava di più. In brevissimo tempo, qualche anno, meno di un decennio, ci siamo accorti sempre più soventemente della merda dei cani e sempre meno dei nostri paesi che inesorabilmente venivano modificati. I nostri paesaggi sono stati violentati da un modernismo che abbiamo chiamato civiltà, per renderlo più accettabile.”
tratto dall’articolo “Cani e libertà” pubblicato su girodivite.it
VagabondoStanco
(foto presa da internet)