Il dominio invisibile

HartmutRosa definisce il tempo e l’accelerazione costante che esso subisce nelle società tardo moderne alla stregua di un regime totalitario (“Accelerazione e alienazione”, Einaudi). Io vedo la tecnologia cosiddetta “consumer” come il principale strumento a disposizione del Sistema per consolidare questo regime.

La pervasività di smartphone, tablet e ogni aggeggio elettronico-informatico nelle mani dell’uomo di questo millennio, è la base del dominio invisibile perpetrato nei confronti di quelli che definirei schiavi moderni, inconsapevoli, anzi ignari, di assicurarsi ben salde le catene che ogni giorno li legano alla volontà del sistema capitalistico.

Il capitalismo è in agonia costante ormai e la sua natura parassita ha bisogno di nutrirsi sempre più incessantemente di quel che rimane della libertà e della dignità degli uomini.

È la perfetta trasposizione nella vita reale del primo Matrix dove gli uomini sono trasformati dalla nascita, a loro insaputa, in batterie per alimentare il sistema delle macchine che dominano il pianeta.

È una battaglia difficile, quasi impossibile, ma è dovere di chiunque abbia capito il semplice gioco di sfruttamento e tortura del mondo capitalistico moderno, rendere consapevoli chi ancora non ha maturato in se la spinta a capire la vita quotidiana che sta conducendo.

Non farlo sarebbe frustrante e maligno oltre che di scarso divertimento: perché legittimare un dominio quando si può provare il gusto unico di combatterlo?


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