ChiSono

È sempre difficile iniziare a scrivere su un foglio bianco, figuriamoci quando quello che si vuol scrivere riguarda se stessi.

Vincerò questo senso di rifiuto nel dover rendere pubblica una parte di me, del mio passato e del mio presente, delle mie idee, dei miei obiettivi e dei miei sogni e lo farò in un modo che da qualche tempo ho fatto mio: parlerò del presente e degli obiettivi futuri senza guardare al passato se non per spiegare il perché di quel che penso e voglio nella mia vita.

Molti di voi si chiederanno perché mi identifico nello pseudonimo di Vagabondo Stanco.

Per spiegare questo vi basti sapere che da diversi anni ho intrapreso un viaggio che mi sta portando ad una lenta ma graduale trasformazione e, sinceramente parlando, sono sempre più sicuro di trovarmi sul sentiero giusto.

Va bene ma perché stanco direte voi.

Perché perseguire i propri obiettivi è faticoso, soprattutto quando tutti intorno a te vedono la tua trasformazione e non sono disposti ad accettarla. Per molti vengono prima i propri punti fermi e le proprie convinzioni dei desideri degli altri. Quasi nessuno è disposto ad accettare che l’idea che si è fatta di qualcuno possa in qualche modo essere alterata o, quantomeno, messa in discussione.

È quindi una dura fatica quotidiana che, come un fagotto sulle spalle di un vagabondo, bisogna portare con sé dalla mattina alla sera; solo quando ti addormenti hai modo di riposare un po’. Dormire però significa spesso anche sognare e quando i sogni sono un’anteprima del futuro che stai costruendo la mattina ti svegli ancora più motivato.

Negli ultimi anni ho cambiato molto di me: le caratteristiche più facili da elencare mi definiscono vegano, anarchico ed anti-specista ma so di essere anche molto altro che ancora non ho ben chiaro ma che con il tempo si chiarirà. Credo di essere anche un ribelle, un romantico ed un perenne illuso che il genere umano possa ancora stupirmi in bene.

Amo gli animali ma esigo da loro lo stesso rispetto che esigo dagli esseri umani quindi sono un vegano atipico, non nel comune senso di vedere i vegani quasi proni al mondo animale. Credo che la convivenza tra esseri viventi vada oltre la specie e ognuno dovrebbe saper stare al proprio posto senza approfittarsi dell’altro o costringerlo a fare qualcosa per tornaconto personale.

Mi piace molto la buona musica, quella che nasce da anni e anni di fatica e impegno, quindi mi fa letteralmente schifo il panorama musicale attuale che sponsorizza degli idioti tatuati e delle bellocce avvenenti che non hanno nemmeno idea di cosa significa sudare nei garage, sgomitare nei piccoli locali per farsi conoscere, suonare da turnisti per artisti già noti fino ad arrivare, dopo tanto impegno ad essere conosciuti dal grande pubblico.
Nelle mie vene scorre punk, rock e blues ma anche folk e musica italiana. Sono cresciuto con i Clash ed i Sex Pistols per poi approdare a Springsteen e i Doors, passare per Stevie Ray Vaughan e John Mayall fino a giungere a De André e Fossati. Sono solo alcuni dei nomi che ascolto ma rendono bene l’idea di quel che respiro quando accendo lo stereo. Da qualche giorno sono un felice possessore di una piastra Aiwa con tanto di cassette vergini e vinili da registrare quindi avrete capito che sono anche un gran nostalgico degli anni 70/80, per me i migliori.

Amo il cinema visto in sala, possibilmente da solo. Penso che il piccolo schermo, anche se più comodo ed economico, abbia lo stesso valore di una masturbazione rispetto ad una notte intensa di sesso: ci si accontenta.

Sogno una vita fuori da questo sistema di cose che non sopporto più.
Da qualche tempo sto progressivamente riducendo i consumi e le cose non necessarie. Meno esigenze si hanno meno si dipende da questo sistema consumistico e capitalistico.
Sto imparando a coltivare un piccolo orto e ad autoprodurre alcune delle cose che usualmente acquisto.
Ho una particolare passione per la realizzazione di formaggi vegani che vedo come un gioco ed una sfida al tempo stesso.

Mi definisco un informatico pentito perché al sogno adolescenziale di una società tecnologicamente evoluta si è sostituita la realtà di un mondo schiavo degli strumenti di controllo delle masse. Quale peggior risveglio per un sognatore incallito come me nel vedere che gli strumenti tecnologici che speravo potessero aiutare il mondo sono diventati armi potenti e cruente nelle mani di una ricca élite di persone?
Non amo i social network, anzi li ritengo i principali responsabili di questa decadenza culturale e morale dell’umanità: l’immagine ha surclassato la sostanza e oggi trovare persone che siano in grado di destare il mio interesse diventa sempre più difficile.

Per semplificare parlo di me come di un misantropo ma in realtà non lo sono, anzi sono alla perenne ricerca di quel poco di buono che gli esseri umani riescono ancora a conservare anche se so che diventa sempre più difficile con il passare dei giorni.

Questo sito, blog, o comunque vogliate definirlo, rappresenta la mia valvola di sfogo, un sostituto del caro vecchio diario che si usava da piccoli. Inserirò qua dentro di tutto: riflessioni, recensioni, tutorial e tutto quello che vorrà uscire da me alla ricerca di qualcuno disposto ad ascoltarmi.

Non me ne vogliate quindi se spesso non incontrerò i vostri consensi e ricordate che questa è una casa virtuale dove solo chi si avvicina con rispetto otterrà rispetto. Bisognerebbe imparare che la cosa più importante è imparare ad entrare nella vita altrui in punta di piedi perché nessuno di noi potrà mai sapere nulla dei problemi dell’altro.

Vagabondo Stanco